Partner, solista o solitario?
di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, N. 132 novembre-dicembre 1999
Si discute sempre di più sul nostro futuro professionale, soprattutto sul modo in cui svolgere la professione. Il 4 dicembre, organizzata dall'Associazione del Triveneto, si è tenuta a Venezia una giornata di studio sull'organizzazione degli studi. Il 12 novembre a Vicenza si è tenuto un convegno organizzato dall'Associazione Iscritti Albo Dottori Commercialisti di Vicenza dal tema "Consulenza e Mercato - I professionisti di fronte alle mutate esigenze delle aziende", convegno da me coordinato e al quale hanno partecipato il dottor Valentino Ziche, Presidente dell'Associazione Industriali della Provincia di Vicenza, il Comm. Fiorenzo Sbabo, Presidente A.P.I. di Vicenza, il dottor Guido Zanardi, Partner della Deloitte & Touche, l'avv. Alberto Saravalle dello Studio Bonelli Erede Pappalardo, il Dr Claudio Siciliotti, nostro Segretario del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e il Dr Gianfranco Sasso, Presidente dell'Associazione. Numerosi sono stati anche gli interventi, tutti pratici, e interessanti, dei colleghi. Il testo delle relazioni e degli interventi sarà pubblicato sul prossimo numero del giornale. La cosa più interessante che è emersa nel convegno di Vicenza è che la redditività dello studio non deve far ritenere che la problematica non esista. Gli avvocati ce lo ricordano; i più noti si stanno aggregando, e lo studio da locale diventa sicuramente nazionale e, talvolta, anche internazionale. Noi dottori commercialisti, invece, facciamo ancora poco o nulla. Ma il nostro futuro è ineluttabilmente inquadrato in tre tipologie: * solista, professionista iperspecializzato in una materia specifica; * partner in studi di grandi dimensioni, 50/ 100 colleghi, con numerose sedi periferiche; * solitario, come per lo più sono gli studi di oggi. Il solista saprà gestirsi. Il partner dovrà risolvere i problemi di rapporto con gli altri, ma avrà un bel successo professionale. Il solitario si ridurrà a raccattare le pratiche che altri, più organizzati di lui, scartano. Cari colleghi, se siete interessati a questo tema, inondate il direttore di lettere; non potrà che esserne contento.