Uscita dalla società da parte del socio persona fisica. Recesso oppure cessione della quota?

di Giuseppe Rebecca e Massimo Simoni
La Settimana Fiscale, N. 13, 29 marzo 2001

Il socio che intende abbandonare la società generalmente cede la sua partecipazione. In alternativa ove ne ricorrano i presupposti di legge, il socio può sciogliersi dal contratto sociale anche recedendo dalla società. Con il presente articolo intendiamo esporre sinteticamente i principali aspetti delle due vie di uscita. La nostra attenzione è rivolta solamente all'ipotesi di scioglimento del rapporto sociale per volontà del singolo socio; sono, quindi, escluse dall'analisi altre ipotesi di scioglimento del rapporto sociale (morte, esclusione e anche liquidazione della società) nelle quali, al fini dello scioglimerito, non è sufficiente la volontà del singolo socio. (1) Verranno analizzati sinteticamente i profili civilistici e tributari della cessione di quota e del recesso dalla società, avendo riguardo sia alle società di persone che alle società di capitali. Si osserveranno vantaggi, svantaggi, particolarità e costi di ciascuna ipotesi (per una esposizione schematica si veda la tavola sinottica riportata alle pagg. 33-34). (...)