Indagine ISTAT sui fallimenti - anno 2005. Numero e durata delle procedure concorsuali. I compensi ai curatori fallimentari
L'ISTAT, come ogni anno, ha reso note le statistiche relative ai fallimenti dichiarati e chiusi nell'anno 2005 (1). Emergono dati molto interessanti, per lo più conferme di situazioni già emerse nel passato Di seguito vengono riportati e analizzati i dati sui fallimenti per area geografica, per attività economica e per regione. L'analisi riguarderà anche la durata media delle procedure, l'attivo e il passivo dei fallimenti, la massa privilegiata e le perdite per i creditori. Di estrema rilevanza sono anche i dati che riguardano il compenso del curatore, la durata e le spese sostenute nel corso dell'intera procedura.
Analisi dei fallimenti dichiarati per ripartizione geografica ed attività economica.
- I dati riportati nella tabella 1 raffigurano i fallimenti dichiarati per ripartizione geografica ed attività economica dell'impresa negli anni 2004 e 2005. Dal 2004 al 2005 in tutta Italia si registra un aumento del numero di fallimenti dichiarati pari al 7,4%; in nessun settore economico vi è un decremento dei fallimenti. Ricordiamo che siamo ante riforma delle procedure. In particolare la variazione in aumento più significativa è nel Mezzogiorno: +12,2%. Nel Nord e al Centro, invece, l'incremento dei fallimenti dichiarati è rispettivamente del 5% e 6,6%. E interessante notare come nel periodo 2003- 2004 si fosse verificata una situazione inversa, perché l'incremento maggiore di fallimenti dichiarati faceva riferimento al Nord Italia. Il Mezzogiorno si differenzia sensibilmente dal Nord. Al Sud, il settore industriale è quello che presenta un più forte aumento di fallimenti dichiarati, segue il settore terziario e in piccola misura il settore agricolo. Al Nord, invece, è l'attività agricola che presenta nel 2005 maggiori fallimenti dichiarati, rispetto al 2004; non si riscontrano variazioni nel settore terziario. Il settore agricolo nel 2005 registra, in tutta Italia, un incremento dei fallimenti (anche se in misura minore nel Mezzogiorno); nel periodo 2003-2004, invece tale settore aveva presentato variazioni negative. (...)