Giù le tasse!
di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, N. 135 maggio-giugno 2000
Una elevata pressione tributaria comporta numerosi effetti negativi. Depríme lo sviluppo interno, favorendo gli investimenti all'estero, incentiva l'evasione e viene anche a creare una forte disparità di trattamento fra coloro che, in modo legale o illegale, riescono a pagare meno e coloro che invece pagano tutto. Effetti tutti tanto maggiori quanto più elevata è la pressione tributaria. Abbiamo più volte segnalato, e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti se ne è fatto autorevolissimo portavoce, che la percentuale che quantifica la pressione tributaria, in sé, ci dice poco. Si tratta infatti di una media; se a determinarla concorrono, come in Italia, situazioni molto diverse e talora anche diversissime, ecco che la sua significatività, in senso assoluto, viene meno. Se ci sono soggetti che possono ridurre la pressione in qualche modo, legalmente oppure evadendo, ci sono altri soggetti che non possono oppure non vogliono farlo. Tenuto conto che in Italia la stimata quota di evasione è pur sempre abbastanza alta, la differenza può essere oltremodo rilevante, sicuramente molto più rilevante che all'estero. Dire che la pressione tributarla è oggi dei 43%, ad esempio, significa che chi non può evadere le imposte, o chi non ha strutture multinazionali, paga molto di piú, esattamente quanto di meno pagano coloro che riescono invece a ridurre le imposte. (...)