Fiscolandia. Inserto speciale de Il Commercialista Veneto
di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, N. 148 luglio-agosto 2002
In un lontano Paese l'evasione fiscale era assai rilevante. Al neo ministro delle Finanze del nuovo governo di quel Paese si poneva un grosso problema: come combinare la lotta all'evasione, sempre più indifferibile, con la restrizione alle spese di struttura. Per cercare di risanare l’economia tutti i Ministeri avevano subito forti tagli alla spesa, ed anche il bilancio del ministero delle Finanze era stato oggetto di drastiche riduzioni. Il Ministro ebbe un' idea formidabile; sarebbe stato sufficiente avere degli uffici molto limitati, con appena qualche porta e tutto si poteva mettere in moto, non senza premiare, come è giusto del resto, chi aveva inventiva e logica. Eccovi la pensata: tutti i contribuenti, in stretto ordine alfabetico, avrebbero dovuto recarsi al locale Ufficio Imposte, muniti di copia delle dichiarazioni degli ultimi tre anni. Qui avrebbero trovato due o più porte, con dei cartelli, e a seconda della porta che avessero scelto, sarebbero stati oggetto di accertamento pesantissimo, oppure condonati pagando una cifra modestissima. In ogni caso le entrate del Ministero sarebbero aumentate e il pungolo posto ai contribuenti sarebbe stato una molla sufficiente a farli andare agli uffici, a frotte; tutti, infatti, si reputavano logici, e si credevano vincenti. Ogni tanto, però, affinché non si spargesse la voce su quali scelte si dovessero fare, si cambiavano i cartelli; (...)