Vicenza, Domenica 28 Aprile 2024

Donazione di azienda. Neutralità fiscale: problematiche in capo al donatario

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di Giuseppe Rebecca ed Enrico Zanetti
Il Fisco, N. 44/2002

La donazione costituisce una delle modalità mediante le quali può essere fatta circolare un’azienda (1). Pur non costituendo certo la modalità di circolazione più usuale, non fosse altro perché riconducibile essenzialmente al solo alveo delle aziende possedute da imprese individuali (2), con riferimento a queste ultime essa gioca un ruolo di assoluta rilevanza nell’ottica del passaggio generazionale dell’impresa. Ai fini delle imposte dirette, nonostante il carattere gratuito del trasferimento, il legislatore fino a pochi anni fa individuava nella donazione dell’azienda uno dei presupposti per la realizzazione in capo al donante delle plusvalenze latenti nei singoli elementi costituenti l’azienda. A decorrere dall’1.1.97 è stato previsto un regime di neutralità fiscale delle donazioni d’azienda, limitatamente però ai casi in cui il donatario (o i donatari) siano familiari del dante causa (3). Più recentemente, l’art. 16 co. 2 della L. 383/ 2001, contestualmente all’abolizione dell’imposta di successione e donazione, ha ampliato l’ambito soggettivo di applicazione del regime di neutralità fiscale della donazione d’azienda, estendendolo anche ai casi in cui i soggetti beneficiari non appartengano al nucleo familiare del donante. Con la R.M. 18.7.2002 n. 237/E, l’Agenzia delle Entrate ha precisato, tra l’altro, che l’estensione ai non familiari consente di effettuare la donazione in regime di neutralità fiscale anche quando il donatario è un soggetto diverso da una persona fisica, quali enti e società. (...)

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