Amministratori e deduzioni ILOR per le società di persone: gli orientamenti più recenti della giurisprudenza e dell'Amministrazione finanziaria
di Giuseppe Rebecca ed Erica Moro
Il Fisco, N. 18/2000
comma 1, lett. b) del D. Lgs. 446/1997 a decorrere dal periodo d’imposta in corso all’1/1/1998. Esiste tuttora consistente contenzioso relativamente al mancato riconoscimento delle deduzioni ILOR ex art. 120, comma 4, del D.P.R. n. 917/ 1986 (1) , deduzioni previste per le società di persone a condizione che la prestazione di socio nell’impresa, costituisca la sua occupazione prevalente. Se, oltre ai redditi di partecipazione quale socio, il soggetto dichiara altre tipologie di redditi, e il caso più frequente riguarda il compenso per l’attività di amministratore, allora l’Amministrazione Finanziaria presume che l’occupazione di socio non sia prevalente e nega le deduzioni in oggetto. In base a tale presunzione, nell’avviso di accertamento l’Ufficio si limita a giustificare la negazione delle deduzioni ex art. 120 del Tuir affermando che dalle segnalazioni dei Centri Informativi Finanziari risultano dichiarati compensi corrisposti come amministratori e perciò l’attività prestata dai soci non costituisce occupazione prevalente. Le controversie sul punto nascono dagli accertamenti automatici dell’Amministrazione Finanziaria ex art. 41-bis del D.P.R. n. 600/1973, articolo che prevede controlli incrociati fra le dichiarazioni dei redditi modelli 750, presentati dalle società di persone, e modelli 740 presentati dai soci delle società stesse. Il mancato riconoscimento delle deduzioni ILOR operate in dichiarazione scatta automaticamente quando il socio dichiara compensi per l’attività di amministratore accanto ai redditi di partecipazione, poiché in presenza di redditi di natura diversa (come socio e come amministratore) il Fisco presume che l’attività di socio non sia più occupazione prevalente. (...)