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Corte Costituzionale: costi e produttività

di Giuseppe Rebecca e Giulia Lovato
Il Commercialista Veneto, N. 216 - Novembre / Dicembre 2013

Diminuisce vertiginosamente la produttività della Corte Costituzionale. Dalle statistiche messe a disposizione nel sito della Consulta, risulta chiaramente che le decisioni annuali sono in continuo calo, dal 2000 ad oggi: dalle 592 decisioni del 2000 si passa alle 316 del 2012, poco più della metà.

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In pratica, 1 decisione per dipendente/anno e circa 21 decisioni per giudice/anno, considerando che al 31.12.2012 la Corte Costituzionale conta 334 dipendenti tra personale di ruolo in servizio, personale comandato, personale a contratto o con vari incarichi, nonché ovviamente i 15 giudici [1].

Nello specifico, le decisioni di cui sopra si ripartiscono, come da grafico, in sentenze ed ordinanze:

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Si può notare che le sentenze hanno avuto un andamento altalenante negli anni in esame: 194 sentenze nel 2000, un picco negativo di 126 nel 2001, di nuovo 198 nel 2005, 210 nel 2010, per arrivare alle 183 sentenze nel 2012.

Le ordinanze hanno avuto, invece, un andamento decrescente: dalle 398 del 2000, fino alle 401 del 2002, per poi scendere sotto le 300 dal 2003 in poi, con il picco negativo di 133 ordinanze nel 2012.

Per il secondo anno (si era verificato anche nel 2010), nel 2012 il numero delle sentenze supera il numero delle ordinanze: 183 contro 133.

A questo punto ci si domanda: visto il minor impegno profuso dalla Corte Costituzionale, la stessa ha perlomeno predisposto un parallelo contenimento delle spese per il suo funzionamento?

La risposta, come potete immaginare, è negativa: le spese complessive previste nel 2013 ammontano a quasi 62 milioni, al pari di quelle del 2012. “Per fortuna” è stanziato ogni anno un contributo dello Stato di 52,7 milioni di euro.

Nel dettaglio, dal bilancio di previsione 2013 si osserva che alla categoria 01 – Giudici Costituzionali, al Cap. 101 – Retribuzione, la previsione di cassa ammonta a 7.375.000€, ovvero 1.245.000€ in più rispetto al 2012. Alla Categoria 03 – Personale in quiescenza, l’importo totale indicato è 19.300.000€, contro i 18.700.000€ dell’esercizio precedente. Sempre in tema di rimborso pensionistico, per i 20 ex giudici costituzionali in quiescenza (e 9 loro superstiti) è stimata, da bilancio di previsione 2013, un’uscita complessiva di almeno 5.800.000,00 €: solo 100.000€ in meno rispetto al bilancio 2012, nonostante il numero di giudici in quiescenza sia passato da 21 a 20. Decisamente ingente è quindi il costo del trattamento pensionistico riservato ai giudici costituzionali, una volta esaurito il loro mandato. Non da meno sono i privilegi spettanti al Presidente della Corte Costituzionale: uno stipendio pari a circa il doppio di quello del Presidente della Repubblica (circa 500.000€[2] contro circa 240.000€[3]), alloggio di servizio presso il Palazzo della Consulta, auto blu, accesso ai voli di Stato, indennità di rappresentanza, segretari e assistenti, per non parlare di una pensione particolarmente consistente.

Una nota positiva: alla Categoria 04 – Acquisto di beni e servizi, in quasi tutte le voci si rileva una riduzione della previsione di cassa rispetto al 2012, con un risparmio complessivo di 184.000 €. Resta fermo che tali spese parrebbero del tutto esagerate:

- Beni di uso e consumo inerenti a riunioni e attività di ricevimento

€ 47.000,00

- Organizzazione e partecipazione a convegni, conferenze e cerimonie

€ 125.000,00

- Manutenzione Palazzo Consulta e altri locali

€ 110.000,00

- Noleggio macchine d’ufficio e servizi integrati di gestione documentale e stampa

€ 712.000,00

- Manutenzione di mobili, arredi, macchine d’ufficio e attrezz. informatiche

€ 114.000,00

- Materiali d’ufficio ed informatici

€ 193.000,00

- Noleggio, assicurazione e parcheggi autovetture

€ 614.000,00

- Conduzione, manutenzione, assistenza tecnica e aggiornamento sistemi informatici e rete dati

€ 550.000,00

- Manutenzione impianti, elettrico, idrico, di riscaldamento e di condizionamento, antincendio, rete dati fonia, tcvd, pulizia locali, tassa rifiuti, lavanderia e facchinaggio

€ 746.000,00

Estratto dal Bilancio della Corte Costituzionale 2013

Non sarebbe a questo punto opportuno rivedere la struttura e la stessa produttività della Corte Costituzionale?

La spending review cosa ci sta a fare?



[1] Fonte: Bilancio della Corte Costituzionale, Esercizio 2013.

[2] Fonte: art. 12, Legge 11 marzo 1953, n. 87 e Nota circolare monitoraggio limiti trattamenti economici del 15/07/2013 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica.

[3] Fonte: Nota del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, in risposta al Direttore di "Libero" (2 dicembre 2012), disponibile sul sito www.quirinale.it .

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