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Il fisco bifronte per i fondi e gli ETF: una assurdità che si perpetua

di Giuseppe Rebecca
commercialistatelematico.com - 17 ottobre 2020

Fondi, SICAV e ETF (Exchange Traded Fund, questi dal 9 aprile 2014, D. Lgs. 44 del 4 marzo 2014) sono soggetti ad un regime fiscale particolare, a tutto vantaggio del fisco. Per questa tipologia di investimenti è infatti impossibile compensare le plusvalenze con le minusvalenze, quasi avessero una natura diversa. Il diverso segno di tutta evidenza non può giustificare un diverso trattamento . .

Tutto deriva da una scelta interpretativa molto particolare :

- i profitti di questa tipologia di titoli sono qualificati con redditi di capitale (equiparati quindi ai dividendi e alle cedole);

- le perdite come redditi diversi.

Pertanto

- le plusvalenze non sono compensabili con le minusvalenze pregresse presenti in un deposito amministrato;

- le minusvalenze possono essere compensate secondo le regole ordinarie, cioè non oltre il quarto anno successivo a quello di realizzo, ma solo con plusvalenze realizzate su titoli ( azioni, obbligazioni, strumenti derivati e certificati ).

Fino al 2014 c’era una distinzione, ora cessata, tra plusvalenza e minusvalenza da negoziazione e da variazione del N.A.V. (Net Asset Value).

Oggi si tratta evidentemente di una impostazione del tutto squilibrata, e probabilmente illegittima, trattandosi di una disparità di trattamento non supportata da una condivisa logica sottostante. E’ ben vero che il fondo percepisce anche le cedole , e che quindi il prezzo di smobilizzo di una quota comprende sia i frutti dei titoli posseduti che il differenziale di prezzo, talvolta peraltro anche di segno opposto, ma non per questo si può considerare il tutto come reddito di capitale . Ma c’è di più. Se le plus sono considerate in questo modo, allo stesso identico modo dovrebbero allora essere considerate anche le minus. Infatti per la determinazione delle minusvalenze sicuramente concorrono sia le cedole, in senso positivo, che le a questo punto maggiori perdite di valore, con una sommatoria negativa.

Come si fa a separare e trattare in modo differente gli utili dalle perdite per un soggetto che investe in certe tipologie di strumenti finanziari,? Sono il frutto della stessa attività, in un caso andata bene, non nell’altro. Soltanto una costruzione artificiosa può differenziarle. La natura dell’investimento è evidentemente la stessa, per forza.

Per cercare di recuperare questa minusvalenza, a regime attuale, lo si può fare solo con utili realizzati su azioni, obbligazioni, e titoli di Stato. E sempre con la limitazione temporale dei 4 anni.

Si confida che il trattamento fiscale sia finalmente unificato, stante la insostenibilità ed illogicità dell’impostazione attuale.

MINUSVALENZE: COMPENSABILI?

Le plusvalenze su

si possono compensare con minusvalenze su

Azioni

Obbligazioni

Fondi

ETF

Azioni

SI

SI

SI

SI

Obbligazioni

SI

SI

SI

SI

Fondi

NO

NO

NO

NO

ETF

NO

NO

NO

NO

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