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Deroga alla priorità dei creditori solo per la ristrutturazione trasversale dei debiti

di Giuseppe Rebecca
Il quotidiano del fisco / Il Sole 24 ore - 26 luglio 2019

La direttiva Ue 1023/2019 del 26 giugno 2019 ammette la deroga al principio della assoluta priorità nella soddisfazione dei creditori, nelle procedure concorsuali. Dovrà essere attuata entro il 17 luglio 2021 e probabilmente comporterà delle modifiche al Dlgs 14/2019, che entra in regime il 15 agosto 2020, un anno prima. Oggi è previsto l'assoluto rispetto delle gerarchie dei privilegi, nel senso che nella soddisfazione dei creditori è necessario seguire l'ordine dei privilegi, fino a che un grado di privilegio non è soddisfatto integralmente, non si può passare al grado successivo.

La direttiva (articolo 11, comma 1 lettera c) ammette la possibilità di derogare al principio della priorità assoluta e quindi di poter soddisfare un creditore privilegiato in misura non integrale, ma in ogni caso superiore al creditore di grado successivo. La previsione riguarda, però, solo la ristrutturazione trasversale dei debiti. Nell'occasione potrebbe anche essere accolta una proposta di equità.

Oltre che rivisitare la sequela dei privilegi, stratificati nel corso degli anni, si potrebbe ipotizzare di distribuire una perdita, ovviamente limitata, a tutte le categorie dei creditori coinvolti, e quindi anche ai creditori privilegiati, perdita che aumenta con il passaggio ai successivi privilegi nella scala dei privilegi stessi. Semplificando: si potrebbe attribuire alla prededuzione il pagamento pieno, ai dipendenti una perdita dell'1%, agli enti previdenziali una perdita del 5 per cento. Ancora, ai professionisti, artigiani e agenti una perdita in una determinata percentuale in progressivo aumento, così come per le imposte. E questo per tutti i creditori. La percentuale di perdita non sarebbe rilevante per il singolo creditore, e quindi sarebbe sostenibile, ma nel contempo consentirebbe sicuramente di soddisfare più creditori. In particolare i creditori chirografari potrebbero così aspirare a qualche maggiore soddisfazione, con un piccolo sacrificio degli altri creditori.

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