Tocca ferro, e pagati le tue imposte di successione
di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, N. 135 maggio-giugno 2000
Incredibile, ma vero, dirà qualcuno. E invece no, è la realtà. Il disegno di legge sulla riforma delle imposte sulle successioni (vedasi il Sole 24 Ore dell'11 maggio 2000) così prevede all'art. 3 comma 1 bis: "Non concorrono a formare l'attivo ereditario i beni e i diritti per i quali l'imposta sia stata corrisposta volontariamente dallo stesso titolare durante la vita. In tale ipotesi si applica un'aliquota inferiore di un punto percentuale rispetto a quelle previste dall'articolo 1" La proposta non è assolutamente peregrina; certo che quel misero 1% di sconto non invoglierà nessuno a fare un'operazione del genere, già di per sé un po' contronatura. La riduzione dovrebbe invece essere consistente, molto consistente, tale da considerare sia l'aspetto finanziario, sia quello scaramantico, e si sa che anche la scaramanzia ha un peso. A nostro avviso la riduzione dovrebbe essere elevata: metà o, come minimo, un quarto dell'imposta in meno: riduzioni inferiori non saranno ritenute interessanti. Altro che 1%! (...)