Vicenza, Domenica 22 Dicembre 2024

I bilanci, quale realtà?

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di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, N. 144 novembre-dicembre 2001

I BILANCI DELLE SOCIETÀ si redigono in base ai principi contabili, o meglio, come si usa dire, in base ai corretti principi contabili. Abbiamo i principi U.S.A., abbiamo quelli U.K., abbiamo quelli Italiani. Ad oggi non c’è coincidenza tra principi, tant’è che le società italiane quotate in U.S.A. devono redigere bilanci specifici per quel paese. I principi contabili italiani, elaborati dai dottori commercialisti assieme ai ragionieri, sono oramai una consuetudine; non si saprebbe farne a meno. Ci si interroga, peraltro, se con la globalizzazione non sia oramai anacronistico avere, ogni Stato, i suoi principi. Appare ovvio che si dovrà andare verso la globalizzazione anche dei principi. Restiamo ai principi domestici; trattiamo di un fatto banale, ma non per questo privo di significato. Ci riferiamo alla pratica dell’ammortamento, e a qualche effetto non del tutto razionale. L’ammortamento è la procedura mediante la quale si imputa al conto economico il deperimento economico del bene, nel tempo. Le aliquote di ammortamento applicate nonché le modalità operative devono essere riferite al deperimento del bene, al di là di quanto previsto dall’amministrazione finanziaria. In Italia si riscontra, di norma, un appiattimento dell’ammortamento civilistico (che dovrebbe essere corrispondente a quello tecnico) alle percentuali di ammortamento fiscalmente ammesse. Ecco quindi che i beni di valore unitario inferiore al milione di lire sono di norma, nelle società in utile, ammortizzati completamente nell’esercizio; ecco che la procedura di ammortamento è con aliquota costante; ecco che non si considera alcun valore finale al bene; ecco infine che la durata viene parificata a quella fiscale, talvolta anche riducendola tramite l’ammortamento anticipato in presenza non tanto di un maggior deperimento o un maggior consumo del bene, quanto piuttosto di un maggior utile aziendale. Le aliquote fanno bella mostra in tutte le note integrative, ed essendo così varia ed elastica la scelta operativa, nessuno si stupisce a questo punto della strana coincidenza tra aliquote fiscali ed aliquote civilistiche. Dovrebbe essere un caso, una pura coincidenza. E’ invece la norma, assolutamente. (...)

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